Direttiva europea sull'amianto

Maggiore protezione e tutela per i lavoratori

Il Parlamento europeo ha approvato martedì 3 ottobre u.s. nuove norme per proteggere i lavoratori europei dai rischi per la salute legati all’esposizione all'amianto e migliorare la tecnologia per l'individuazione precoce delle fibre di amianto.

L'amianto è una sostanza cancerogena molto pericolosa, presente prevalentemente nel settore dell’edilizia.
È la principale causa
di cancro dovuta al lavoro, infatti il 78% dei tumori professionali riconosciuti negli Stati membri dell'UE è legato all'esposizione all'amianto.
Sebbene tutte le forme di amianto siano state vietate nell'UE dal 2005, le fibre di amianto sono ancora presenti in milioni di edifici e infrastrutture e uccidono più di 70.000 persone all'anno in Europa.

Con la nuova normativa, che modifica la precedente direttiva 2009/148, i lavoratori UE saranno esposti a livelli di amianto dieci volte inferiori rispetto al passato : il limite obbligatorio di esposizione professionale (OEL) sarà ridotto da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³), soglia che entrerà in vigore immediatamente, senza un periodo di transizione.

Inoltre i Paesi UE, entro un massimo di sei anni dall’entrata in vigore della direttiva, dovranno passare a una tecnologia più moderna e sensibile in grado di rilevare anche le fibre, cioè la microscopia elettronica. Si potrà abbassare ulteriormente il valore limite a 0,002 fibre di amianto per cm³, escluse le fibre sottili, oppure a 0,01 fibre di amianto per cm³ incluse le fibre sottili.

La direttiva prevede anche nuovi requisiti per una maggiore protezione dei lavoratori : dispositivi di protezione individuale e respiratori, pulizia sicura degli indumenti indossati, procedura di decontaminazione e requisiti di formazione di alta qualità per i lavoratori.
 

Dopo l’adozione formale del Consiglio, la normativa sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà così in vigore.

(i.g.)
 

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