L’Unione europea finanzia una varietà di programmi e azioni in settori molto diversi tra loro: agricoltura, ambiente, cultura, lavoro, istruzione e formazione, ricerca e innovazione, trasporti, energia, aiuti umanitari e molti altri.
I programmi comunitari sono linee di finanziamento e l’adozione di un programma comunitario avviene a seguito di un processo legislativo complesso che coinvolge le istituzioni dell’UE nella definizione degli obiettivi e nella allocazione delle risorse, stabilite in precedenza attraverso il Quadro Finanziario Pluriennale QFP.
Con il 2021 è iniziato il nuovo "settennato" di programmazione che andrà dal 2021 al 2027 e in fondo al testo si trovano maggiori informazioni sul bilancio a lungo termine 2021-2027.
Nell'ambito del Quadro Finanziario Pluriennale possiamo individuare due macro tipologie di fondi europei, che corrispondono a finalità, funzioni diverse.
I finanziamenti diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione europea, nello specifico dalla Direzione Generale competente per la materia del programma (es: DG Istruzione, DG Cultura, DG Ambiente e così via) o da una Agenzia esecutiva, per settori tematici quali ambiente, cultura, istruzione, ricerca e innovazione. Ogni DG emette dei bandi con cui elargire i finanziamenti ("calls for proposals", inviti a presentare proposte) aperti a soggetti ammissibili indicati dal bando stesso e che di norma sono enti pubblici, associazioni, ONG, PMI. I soggetti interessati possono partecipare al bando presentando una proposta di progetto, inerente alle tematiche e alle finalità indicate, per la quali si richiede un co-finanziamento. Ciò significa che i fondi elargiti dalla Commissione europea devono essere integrati da risorse proprie dei beneficiari.
La Commissione seleziona i progetti migliori e li finanzia, monitorando l'avanzamento dei lavori.
Sul lato si trova la nuova programmazione 2021-2027 e quella passata 2014-2020.
I finanziamenti indiretti, meglio conosciuti come fondi strutturali e di investimento (Sie), sono invece gestiti dalle autorità nazionali e regionali. Questi costituiscono quasi l'80% del bilancio dell'UE e permettono di toccare con mano come e in che misura l'Unione europea arrivi davvero su tutti i territori.
Ogni ente gestisce i fondi indiretti ad esso affidati attraverso un'Autorità di Gestione che indice l'emanazione di bandi nell'ambito del Programma Operativo (Nazionale o Regionale) di riferimento.