Il recente sondaggio mette in luce la consapevolezza degli intervistati negli effetti positivi della politica di coesione nei paesi e nelle regioni dell'UE
Secondo l'indagine, il 79% della cittadinanza ritiene che i progetti finanziati dall'UE abbiano un impatto positivo nella loro regione o città, il 57% ha dichiarato che i progetti europei nel loro settore hanno contribuito "in qualche misura o in larga misura" alla loro sensazione di essere cittadini dell'UE, mentre la percentuale di intervistati a conoscenza di progetti cofinanziati dall'UE è rimasta stabile a circa il 40% dal 2019.
Il 64% afferma che l'UE dovrebbe investire in tutte le sue regioni, non solo in quelle più povere. La principale priorità per gli investimenti citata dagli intervistati sono le regioni con un alto tasso di disoccupazione (64%), le zone urbane svantaggiate (51%) e le regioni rurali o montane remote (50%).
Le priorità individuate dagli intervistati per gli investimenti regionali dell'UE per i prossimi anni (con un sondaggio a risposta multipla) sono il miglioramento delle infrastrutture per la sanità e l'istruzione (49%), seguono la protezione dell'ambiente, le risorse idriche e l'azione per il clima (38%), la creazione di posti di lavoro e l'accesso al mercato del lavoro (31%), l'edilizia abitativa e l'efficienza energetica (27%), la ricerca, l'innovazione e le tecnologie digitali (27%) e il miglioramento dei collegamenti di trasporto (25%).
Per avere maggiori informazioni sul recente sondaggio Eurobarometro è possibile consultare il sito web, al link in allegato.
(t.z.)