42,7 miliardi di euro per l’Italia nell’ambito della politica di coesione
Con la politica di coesione l’Unione europea si impegna concretamente a ridurre le disparità di sviluppo fra le regioni degli Stati membri. Tale politica ha un notevole impatto in diversi settori e contribuisce ad attuare molti obiettivi della politica UE andando ad incidere in più settori quali ambiente, energia, ricerca e innovazione, mercato unico, istruzione, occupazione, innestando un effetto moltiplicatore positivo sull’economia europea in generale.
Grazie all’adozione di un accordo di partenariato tra la Commissione europea e l’Italia firmato il 19 luglio, nell’’ambito della politica di coesione, per il periodo 2021-2027 l'Italia riceverà dall'Europa 42,7 miliardi di € per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, con un’attenzione riservata alle regioni più svantaggiate, come il meridione.
Alla dotazione di 42,7 miliardi si andrà ad aggiungere il cofinanziamento nazionale per un totale di 75 miliardi di €.
L'accordo di partenariato per l'Italia riguarda il FESR -Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il FSE+-Fondo Sociale Europeo Plus, il JTF-Fondo per una transizione giusta e il FEAMPA-Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura e apre la strada all'attuazione di tali fondi sui territori.
Le risorse del FESR andranno a sostenere quelle attività finalizzate a rendere l'energia più accessibile dal punto di vista economico, più pulita e più sicura, come pure saranno destinate alla mobilità sostenibile e a rendere le regioni, le città e le infrastrutture più resilienti agli effetti dei cambiamenti climatici e ai rischi naturali quali inondazioni e siccità.
Anche il fondi del JTF saranno destinati attenuare gli effetti della transizione verde e a sostenere la diversificazione delle attività economiche attualmente basate su industrie ad alta intensità di carbonio. In Italia le aree più colpite sono il Sulcis Iglesiente in Sardegna e la zona di Taranto in Puglia.
Alcuni fondi saranno destinati al miglioramento della competitività industriale in tutte le regioni, alla digitalizzazione e alla produttività delle piccole e medie imprese (PMI) e al sostegno a ricerca, sviluppo e innovazione.
Mentre i fondi del FSE saranno investiti in misure di inclusione sociale e misure di politica attiva del lavoro e di formazione per dare impulso all'occupazione giovanile (Garanzia Giovani) e affrontare il divario di genere nel tasso di occupazione, che risulta il più elevato in Europa, sostenendo l'imprenditoria femminile, agevolando l'accesso ai servizi di conciliazione e promuovendo anche soluzioni innovative in materia di benessere a livello aziendale.
Invece la protezione di tutto il settore pesca, la tutela dell'ambiente marino e della biodiversità, nonché delle comunità costiere locali viene sostenuta dal fondo FEAMPA.
L'accordo di partenariato per l'Italia contempla 49 programmi divisi in 11 programmi nazionali e 38 programmi regionali e 19 programmi INTERREG riguardanti la cooperazione territoriale.
Anche la Toscana è pronta ad attuare il suo programma regionale, al link sotto si potrà visionare il percorso verso la programmazione PR-FESR 2021-2027.
Si può inoltre monitorare l'impiego dei fondi europei della politica di coesione, sul nostro territorio nazionale, grazie alla piattaforma Opencoesione.