Stabilita un’esenzione parziale dalla regola di condizionalità per i terreni lasciati a riposo
Oggi 14 febbraio entra in vigore un nuovo regolamento adottato dalla Commissione europea, che riconosce un'esenzione parziale dalla norma che richiede che il 4% dei terreni sia lasciato a riposo, per venire incontro alle diverse richieste di maggiore flessibilità, come richiesto dagli Stati membri, per rispondere meglio alle sfide cui devono far fronte gli agricoltori dell'UE.
Nell'ultimo anno gli agricoltori europei si sono trovati ad affrontare una serie eccezionale di difficoltà e incertezze, caratterizzato da un numero considerevole di eventi meteorologici estremi, tra cui siccità e inondazioni in varie parti dell’Unione.
A tutto ciò si è aggiunto il prezzo elevato dell’energia e dei fattori di produzione a seguito dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, il costo della vita/l’inflazione, il forte calo dei prezzi dei cerali rispetto al 2022 e il conseguente calo del reddito.
La normativa della PAC (Politica Agricola Comune) pone una serie di nove norme benefiche per l'ambiente e il clima denominata BCAA, ossia "buone condizioni agronomiche e ambientali".
Nello specifico la norma BCAA 8 impone di destinare una quota minima di seminativi a superfici o elementi non produttivi per migliorare la biodiversità delle aziende agricole.
Gli agricoltori europei possono in alternativa, invece di mantenere terreni lasciati a riposo o mantenere elementi improduttivi sul 4% dei loro seminativi, coltivare colture azotofissatrici (quali lenticchie, piselli o favi) e/o colture intercalari (piante che crescono tra due colture principali) senza prodotti fitosanitari sul 4 % dei loro seminativi e in questo caso vengono considerati conformi al cosiddetto requisito BCAA 8. Gli agricoltori che decidono in tal senso possono tuttavia continuare a soddisfare il requisito con terreni lasciati a riposo o elementi non produttivi.
L'uso di colture azotofissatrici e colture intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, anche per la biodiversità del suolo e per la limitazione della lisciviazione dei nutrienti. Le colture devono essere coltivate senza prodotti fitosanitari per mantenere l'ambizione ambientale della PAC.
Il nuovo regolamento si applicherà retroattivamente a decorrere dal 1º gennaio per un anno, cioè fino al 31 dicembre 2024 per consentire una deroga temporanea e venire incontro alle difficoltà economiche degli agricoltori europei.
Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono darne notifica alla Commissione entro 15 giorni dall'entrata in vigore del regolamento, in modo che gli agricoltori possano essere informati quanto prima.
La proposta della Commissione è stata attentamente calibrata per offrire un sostegno e una flessibilità adeguati agli agricoltori che si trovano ad affrontare numerose sfide e, dall'altro, per proteggere la biodiversità e la qualità del suolo.
In allegato il testo del testo del nuovo regolamento UE di deroga.
(i.g.)