Gli eurodeputati hanno confermato Roberta Metsola alla guida del Parlamento e Ursula von der Leyen Presidente della Commissione.
Roberta Metsola e Ursula von der Leyen sono state confermate, rispettivamente, alla guida del Parlamento europeo e della Commissione europea.
Gli eurodeputati eletti nel corso delle votazioni dello scorso giugno si sono riuniti, tra il 16 e il 19 luglio 2024, per la prima sessione plenaria a Strasburgo con un ordine del giorno che prevedeva, tra le altre cose, il rinnovo delle due cariche.
Martedì 16 luglio, primo giorno di plenaria, gli eurodeputati sono stati chiamati per prima cosa a votare il nuovo presidente dell'assemblea, scegliendo tra due candidate proposte per la carica, Roberta Metsola (presidente uscente) e Irene Montero (candidatura avanzata dal gruppo de La Sinistra). Con 562 voti su 705, Roberta Metsola, già entrata in carica nel gennaio 2022 a seguito della prematura scomparsa di David Sassoli, è stata riconfermata alla guida del Parlamento europeo.
L'elezione della Presidente della Commissione europea si è tenuta invece giovedì 18 luglio. La candidatura avanzata dal Consiglio europeo (l'istituzione europea che riunisce i 27 capi di stato e di governo dell'UE) era quella di Ursula von der Leyen, anche lei alla ricerca di una riconferma dopo aver ricoperto la carica negli ultimi cinque anni.
Ursula von der Leyen è stata rieletta con 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astenuti e 7 schede nulle. A fronte di una maggioranza necessaria di 360, la proposta del Consiglio è stata sostenuta dal gruppo dei Popolari europei, da quello dei Socialisti europei e da Renew Europe, a cui si è aggiunto all'ultimo quello dei Verdi. Non è stata data indicazione di voto favorevole dai gruppi Patrioti per l'Europa, Conservatori e Riformisti Europei, Europa delle Nazioni Sovrane e La Sinistra.
"Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L'Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L'Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia": con queste parole Ursula von der Leyen si è presentata all'aula di Strasburgo, presentandosi con il proprio discorso programmatico. Un discorso che, riprendendo le linee politiche programmatiche che erano state elaborate per il nuovo mandato della Commissione (possibile consultarle dal link in allegato), ha toccato molti temi centrali per il futuro dell'Unione europea. Difesa e Nuovo patto per le migrazioni, Green Deal e agricoltura, competitività e transizione digitali: sono molte le questioni delineate nel documento di una trentina di pagine dal titolo "Una scelta per l'Europa".
Tra le novità annunciate da von der Leyen, l'istituzione di un Commissario agli Alloggi, con il compito di affrontare il tema dell'accesso al diritto alla casa in Europa, questione sempre più pressante in molte città europee, di un Commissario per il Mediterraneo, che si possa concentrare su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza e migrazioni e di un vicepresidente con delega alla "sburocratizzazione".
Il prossimo passo è l'elaborazione della proposta della Commissione europea, che verrà delineata dal Consiglio europeo assieme alla Presidente: i capi di stato e di governo dovranno individuare un commissario per ogni stato membro. La proposta sarà poi presentata al Parlamento europeo, che dovrà accordare la propria fiducia ad ogni singolo candidato Commissario udito singolarmente.
(d.g.)