PNRR: via libera dell'UE alla quarta rata

Sì della Commissione UE alla nuova tranche da 16,5 miliardi, l'Italia è la prima in Europa.

La Commissione europea ha approvato la valutazione preliminare all'Italia per la quarta rata del PNRR da 16,5 miliardi, dopo il via libera di venerdì scorso alla revisione complessiva del Piano. In questa revisione da un lato sono state rafforzate alcune riforme già previste dal Piano, come giustizia, contratti pubblici, concorrenza, ritardi di pagamento. Dall'altro è stata introdotta una serie di nuove riforme in settori strategici fondamentali, in particolare incentivi alle imprese e sulla politica di coesione. All'interno di queste, cinque si concentrano sul capitolo del REPowerEU (interventi per rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi) che prevedono la riduzione costi di connessione alle reti del gas per la produzione di biometano; la Power Purchasing Agreement(PPA), contratti innovativi per garantire remunerazione stabile a chi investe nelle fonti rinnovabili; Green Skills: formazione per i lavoratori del settore privato e della PA per rafforzare le competenze verdi; Revisione dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD) a partire dal 2026; Testo unico per le procedure in materia di energie rinnovabili.

Sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro per i territori colpiti dagli eventi alluvionali del 2023, in particolare Emilia-Romagna, Toscana e Marche, che prevedono: opere di la difesa idraulica, il ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali, il ripristino del patrimonio edilizio residenziale pubblico e delle strutture sanitarie e sociosanitarie di proprietà pubblica, il ripristino delle scuole e delle infrastrutture sportive.

Le prossime tappe prevedono il parere del Comitato Economico e Finanziario che prenderà in esame la valutazione preliminare positiva del conseguimento soddisfacente, da parte dell'Italia, dei traguardi e degli obiettivi necessari per questo pagamento. Il Comitato deve esprimersi entro al massimo quattro settimane, dopo di che la Commissione adotterà la decisione definitiva sull'erogazione del contributo finanziario. Entro la fine del 2023 l'Italia potrebbe fare richiesta per la quinta rata da 18 miliardi.

(t.z.)

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