Some call us Balkans: progetto finanziato da Europa Creativa con capofila l'associazione fiorentina ICSE&Co.
Il 24 luglio sarà lanciato “Some Call Us Balkans”, unico progetto italiano finanziato da Europa Creativa per il settore Cultura e Educazione nel 2020. Il progetto, che vede capofila l'associazione fiorentina ICSE&Co, si pone l'obiettivo di decostruire quel mito dei Balcani fatto perlopiù di malintesi, pregiudizi e narrazioni che segnano un confine netto tra Oriente ed Occidente, tra un dentro e un fuori, tra il noi e il loro, distorcendo così la nostra percezione di Europa.
Il cuore pulsante del progetto è la creazione di un'Immaginazione Viaggiante: al di là dei Miti e Pregiudizi sui Balcani, una vera e propria sfida nei duri tempi della pandemia. Organizzazioni non governative, centri culturali e di comunità ed anche una Biennale d'arte da tutta l'UE coopereranno assieme per dare vita ad un progetto culturale ed artistico che attraverserà tutta l'Europa coinvolgendo coloro che incontrerà sul suo percorso.
“Infatti, è attraverso pratiche culturali ed artistiche partecipative che SCUB vuole essere un connettore narrativo multivocale di comunità, luoghi, persone, artisti, attivisti e operatori culturali creando spazi dove le nozioni di identità si discutono ed hanno le possibili contestazione, dove le differenze possono collidere e produrre narrazioni alternative della realtà, contribuendo alla decostruzione del cosiddetto mito dei ‘Balcani’ così come spesso si intende erroneamente” - riassume Enrico Tomassini, curatore artistico del progetto.
Il partenariato di Some call us Balkans mette in collaborazione una vasta area geografica, partendo dall’Italia con ICSE come capofila di progetto, proseguendo con i paesi partner quali la Grecia con la Biennale Of Western Balkans; Albania con Tulla - Culture Center, Kosovo con Termokiss, Bosnia Herzegovina con Unsa Geto, Serbia con Tačka komunikacije, Nord Macedonia con Sociopatch Platform for civic engagement through artistic and cultural practices e Germania con ZK / U - Zentrum für Kunst und Urbanistik di Berlino.
SCUB entra in scena dal 22 al 24 Luglio con una tre giorni fiorentina che si articolerà in diverse attività di ricerca e azioni performative, che vedranno nella nostra città l’ambientazione ideale per unire e consolidare una comunità transnazionale di artisti, cultural manager, istituzioni locali e artistiche di rilievo.
Sabato 24 luglio, giornata di attività aperte al pubblico, vedrà un primo appuntamento alle ore 9.30 in Viale Vasco Pratolini (vicino Piazza Tasso), dove performers, artisti, enti locali e specialisti del settore si daranno appuntamento per co-creare una camminata performativa con l’obiettivo di riportare il tema dei miti e delle “errate concezioni” ossia luoghi comune dei Balcani fraintesi (Special Guest Smirna Kulenović). L’azione performativa condurrà i partecipanti nella meravigliosa cornice delle Murate, presso il Murate Art District, dove alle ore 11.30 avrà luogo un incontro per presentare il progetto, che sarà anche l'occasione per riflettere insieme sulle opportunità del settore culturale in Italia. L'incontro vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell'Assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi e di Anna Conticello, del Desk di Europa Creativa del Ministero dei Beni Culturali. L'incontro è gratuito ma è richiesta l'iscrizione.
La giornata si concluderà con l’evento serale, a partire dalle ore 21:00, presso il giardino di Villa Romana. Protagonisti saranno i ricercatori e i partners di SCUB in una presentazione performativa dei risultati della ricerca artistica su “Myths and Misconceptions on the contemporary Western Balkans”, l’atto fondativo e l'inizio di un percorso di decostruzione dei miti e convinzioni errate sui Balcani, fatto di residenze artistiche, formazione di operatori, co-creazioni di itinerari, produzione artistica ed esibizioni fra Italia, Berlino, Banja Luka, Pristina, Tirana, Skopje, Ioannina, Belgrado.