L’ambiziosa sfida per un‘Europa a zero emissioni nette entro il 2050 deve necessariamente essere il frutto di un’azione coordinata tra politiche di rispetto dell’ambiente e della biodiversità, attività economiche sostenibili ed investimenti verdi che consentano una transizione verso la neutralità climatica.
Per raggiungere questo obiettivo l’UE deve investire in nuove tecnologie e occorrono investimenti, sia pubblici che privati, da qui la necessità di definire che cosa è sostenibile ed ecologico ed evitare di finanziare progetti che si dichiarano verdi e sostenibili, ma che non rispettano davvero l’ambiente, i cd progetti “greenwashing”.
Il Parlamento europeo nel corso dell’ultima plenaria di giugno ha approvato un Regolamento (qui il testo in italiano) che fissa sei obiettivi ambientali che le attività economiche devono rispettare per essere considerate sostenibili, stabilendo che le attività devono contribuire ad almeno uno di questi punti, senza danneggiare gli altri.
Questi obiettivi ambientali sono:
1. mitigazione dei cambiamenti climatici : ridurre o evitare le emissioni di gas serra o migliorarne l’assorbimento
2. adattamento ai cambiamenti climatici : ridurre o prevenire gli effetti negativi del clima attuale o futuro oppure il rischio degli effetti negativi
3. uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
4. transizione verso un'economia circolare, focalizzata sul riutilizzo e riciclo delle risorse
5. prevenzione e controllo dell'inquinamento
6. tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
Escludendo l’uso di fossili come il carbone e la lignite, nella transizione verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico ci saranno comunque delle attività non compatibili con la neutralità climatica ma necessarie (per esempio l’uso di ferro per costruire). Queste attività saranno etichettate come "attività di transizione o abilitanti": sempre nel rispetto del principio di non fare danni significativi e la Commissione europea si è presa l’impegno di aggiornare regolarmente i criteri tecnici di screening per questo tipo di attività.
Per ogni obiettivo ambientale la Commissione europea svilupperà criteri tecnici e questi dovrebbero essere pronti entro la fine del 2020 per i primi due obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
La scadenza per gli altri obiettivi è fissata per la fine del 2021. Le regole saranno applicate per ogni obiettivo ambientale a partire da un anno dopo la definizione dei criteri tecnici.