Il Mediatore europeo: a difesa di una buona amministrazione

Il 12 luglio sono stati celebrati i 30 anni del Mediatore europeo, l'organo indipendente che interviene in casi di cattiva amministrazione nell’azione dell'UE.

Lo scorso 12 luglio sono stati celebrati i 30 anni dall'istituzione della figura del Mediatore europeo (European Ombundsman), l'organo indipendente e imparziale che chiede conto all’amministrazione dell’UE e conduce indagini su casi di cattiva amministrazione nell’azione di istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione europea.

È parte della "Rete dei difensori civici europei" assieme alla commissione per le Petizioni al Parlamento europeo e ai difensori civici regionali e nazionali: un importante strumento che contribuisce ad assicurare che i cittadini e i residenti in UE possano esercitare propriamente i propri diritti, trattando anche le denunce contro le autorità pubbliche nazionali, regionali e locali degli Stati membri.

Il Mediatore europeo nell'ambito del suo mandato può agire nel caso in cui un’istituzione non rispetti i diritti fondamentali, le norme o i principi giuridici o i principi della buona amministrazione. Può essere contattato, ad esempio, in caso di irregolarità amministrative, ingiustizia, discriminazione, abuso di potere, mancanza di risposta, rifiuto di accesso all’informazione e ritardo ingiustificato. In ogni caso, deve trattarsi di casi concernenti l'amministrazione UE e non quella nazionale, regionale o locale (in questi casi ci si può rivolgere ai difensori civici).

Possono rivolgersi al Mediatore europeo tutti i cittadini e le persone residenti dell’Unione europea, nonché imprese, associazioni o altri organismi con sede legale nell’UE: per presentare denuncia non è necessario essere personalmente vittima del caso segnalato.

La denuncia deve essere presentata:

  • entro due anni dall’avvenuta conoscenza dei fatti contestati;
  • dopo aver contattato prima l’istituzione dell’UE in questione per cercare di risolvere il caso;
  • per iscritto, anche attraverso il formulario di denuncia online disponibile sul sito web del Mediatore europeo.

Il formulario può essere inviato elettronicamente o per posta in versione stampata (da richiedere all'ufficio del Mediatore europeo). La denuncia può essere presentata in una qualsiasi delle 24 lingue ufficiali dell’UE.

Ricordiamo inoltre che sono diverse le istituzioni e le reti a cui un cittadino può rivolgersi nel caso in cui ritiene che un proprio diritto sia stato violato.

Alla Commissione europea, in quanto "custode dei Trattati dell'Unione", ci si può appellare nel momento in cui si ritiene che uno Stato membro stia violando il diritto dell’UE.

SOLVIT si occupa di problemi transfrontalieri fra cittadini o imprese e amministrazioni pubbliche nazionali di un altro paese. Attraverso i centri nazionali SOLVIT, gli Stati membri dell’UE (con Islanda, Liechtenstein e Norvegia) collaborano per risolvere, nell’arco di dieci settimane, i problemi che sorgono quando le amministrazioni pubbliche nazionali applicano in modo scorretto le norme sul mercato interno.

Infine, nel caso in cui un consumatore avesse bisogno di consulenza legale relativamente ad acquisti transfrontalieri nel mercato interno, può contattare uno dei Centri europei dei Consumatori presenti in tutta l'UE, Islanda e Norvegia per un supporto nella risoluzione della controversia.

Scroll to top of the page