Aperta la call per candidarsi alla nuova edizione di EU Talks, che per questo sesto anno allarga la collaborazione con università europee grazie al Jean Monnet Policy Network ValEUs.
È arrivato alla sua sesta edizione consecutiva EU Talks – Dialoghi sul Futuro dell’Europa, il progetto che vede studenti e ricercatori confrontarsi in tavole rotonde tematiche, nell’ambito delle quali si discuteranno questioni centrali per lo sviluppo dell’Unione europea. Torna quest’anno con una novità: EU Talks apre le sue porte anche a studenti di altre università europee grazie alla collaborazione con il Jean Monnet Policy Network “ValEUs. Research & Education Network on Contestations to EU Foreign Policy” di cui fa parte l’Università di Firenze.
Perché EU Talks?
L’idea di mettere a confronto studenti interessati alle tematiche connesse all’Unione europea prende spunto dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, esperimento democratico tutto europeo lanciato nel 2021 con la volontà di estendere il confronto pubblico sulle prospettive e il futuro dell’Unione che verrà a tutta la cittadinanza. EU Talks ha l’obiettivo di portare avanti il dibattito ripetendo, anche per il 2026, la fruttuosa collaborazione con il Presidente del Consiglio comunale di Firenze e il coinvolgimento dei consiglieri comunali in un confronto con gli studenti su temi che riguardano l’Unione europea e il nostro futuro. Un confronto che, data la partecipazione di studenti da tutta Europa, avrà quest’anno un carattere ancora più aperto e stimolante, permettendo di mettere a confronto punti di vista, opinioni e idee a livello davvero europeo.
Come funziona EU Talks?
Chi partecipa a EU Talks viene assegnato, sulla base delle preferenze espresse, ad una delle 3 tavole rotonde. Ogni gruppo, coordinato da due ricercatori (uno dell’Istituto Universitario Europeo e uno dell’Università degli Studi di Firenze) tratterà un differente tema legato al ruolo dell’Unione europea nel mondo. I gruppi si riuniranno tra fine gennaio e metà marzo gestendo il calendario degli incontri sulla base delle esigenze di chi partecipa. Alla fine degli incontri saranno stilati tre brevi position papers riassuntivi. Questi documenti verranno presentati durante l’evento finale, che si terrà ad aprile nella Sala dei Duecento in Palazzo Vecchio alla presenza del Consiglio comunale della Città di Firenze. Data la partecipazione di studenti della rete di università del progetto ValEUs, la lingua di lavoro sarà l’inglese.
Quali obiettivi per EU Talks?
L’obiettivo delle tre tavole rotonde è riflettere sul ruolo dell’Unione europea nel mondo, anche alla luce dei cambiamenti che la politica e le relazioni internazionali stanno vivendo. I temi dei tre gruppi sono stati individuati partendo dall’attualità del dibattito pubblico con l’idea di promuovere un confronto stimolante tra i partecipanti. Sono: • Il processo di allargamento: sfide e prospettive • Conflitti in corso e ruolo dell’UE • Trasformazione delle relazioni transatlantiche.
A chi si rivolge EU Talks?
Il progetto è stato pensato prevalentemente per gli studenti delle Scuole di Giurisprudenza, Scienze Politiche ed Economia dell’Università degli Studi di Firenze e delle università parte del network di ValEUs. È comunque aperto a tutti gli altri studenti interessati a confrontarsi su questi temi.
Come partecipare a EU Talks?
Le candidature saranno gestite dal Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università degli Studi di Firenze e dovranno essere inviate entro il 6 gennaio 2026 completando il Google Form presente al link in allegato e indicando come indirizzo di contatto la mail istituzionale (@stud.unifi.it). Perché la candidatura sia considerata, ciascun candidato dovrà spiegare brevemente le sue motivazioni per partecipare al progetto (paragrafo di 10 righe). I risultati della selezione saranno comunicati entro l'inizio di gennaio 2026. La lingua di lavoro sarà l’inglese.
EU Talks è un progetto organizzato da EUROPE DIRECT Firenze in collaborazione con il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Centro di Documentazione Europea e Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università degli Studi di Firenze, Centro di Documentazione Europea dell’Istituto Universitario Europeo e Ponte Europa.