Pubblicata la call del progetto sui temi di rilevanza UE rivolto agli studenti dell'Università che quest'anno vede la partecipazione del Presidente del Consiglio comunale.
Come attivare il dibattito sull’Unione europea anche sul territorio? Che spazi creare perché le giovani e i giovani possano confrontarsi ed esprimere le proprie idee? Come creare momenti di confronto tra le nuove generazioni e le istituzioni locali su temi legati alle politiche europee e alle loro ricadute locali?
È stato questo il punto di partenza che ha portato all’elaborazione della terza edizione di EU Talks – Dialoghi sul futuro dell’Europa, il progetto organizzato da EUROPE DIRECT Firenze, Centro di Documentazione Europea e Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università degli Studi di Firenze, Centro di Documentazione Europea dell’Istituto Universitario Europeo e Ponte Europa che per questa terza edizione vede la straordinaria collaborazione del Presidente del Consiglio comunale di Firenze.
Per questa terza edizione gli organizzatori hanno pensato di concentrarsi su come l’Unione europea arriva sul territorio. Non solo l’utilizzo dei fondi ma anche come si sviluppa a livello locale il dibattito su questioni centrali per la governance europea: • patrimonio culturale • ambiente e mobilità • uguaglianza di genere. Sarà possibile grazie al prezioso supporto del Presidente del Consiglio comunale di Firenze, che accompagnerà il percorso offrendo così un interlocutore istituzionale ai giovani che prenderanno parte al progetto.
Perché EU Talks?
L’idea di mettere a confronto studenti interessati alle tematiche connesse all’Unione europea prende spunto dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, esperimento democratico tutto europeo che ha chiamato la cittadinanza a far sentire la propria opinione, confrontandosi con le istituzioni su sfide, prospettive ed obiettivi per l’Unione che verrà. EU Talks ha l’obiettivo di portare avanti il dibattito introducendo, per l’edizione 2023, delle belle novità.
Quest’anno infatti il progetto è realizzato in collaborazione con il Presidente del Consiglio comunale di Firenze, che coinvolgerà i consiglieri comunali in un confronto con gli studenti su temi che riguardano l’Unione europea e il nostro territorio.
Come funziona EU Talks?
Chi partecipa a EU Talks viene assegnato, sulla base delle preferenze espresse, ad una delle 3 tavole rotonde. Ogni gruppo, coordinato da due ricercatori (uno dell’Istituto Universitario Europeo e uno dell’Università degli Studi di Firenze) tratterà un differente tema legato a come l’Unione europea arriva sul territorio. I gruppi si riuniranno tra aprile e inizio maggio, gestendo il calendario degli incontri sulla base delle esigenze di chi partecipa. Alla fine degli incontri saranno stilati tre brevi position papers riassuntivi. Questi documenti verranno presentati durante l’evento finale, che si terrà a fine maggio nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio alla presenza del Consiglio comunale della Città di Firenze.
Quali obiettivi per EU Talks?
L’obiettivo delle tre tavole rotonde è riflettere su come la discussione e le politiche europee arrivano concretamente sul nostro territorio. I temi di confronto sono stati scelti tenendo di conto gli input emersi dalle altre edizioni di EU Talks, della stretta attualità e dei possibili interessi dei giovani cittadini europei. Sono: • patrimonio culturale • ambiente e mobilità • uguaglianza di genere.
A chi si rivolge EU Talks?
Il progetto è stato pensato prevalentemente per gli studenti delle Scuole di Giurisprudenza, Scienze Politiche ed Economia dell’Università degli Studi di Firenze. È comunque aperto a tutti gli altri studenti interessati a confrontarsi su questi temi.
Come partecipare a EU Talks?
Le candidature saranno gestite dal Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università degli Studi di Firenze e dovranno essere inviate entro il 26 marzo 2023 completando il Google Form presente al link in allegato e indicando come indirizzo di contatto la mail istituzionale (@stud.unifi.it). Perché la candidatura sia considerata, ciascun candidato dovrà spiegare brevemente le sue motivazioni per partecipare al progetto (paragrafo di 5-10 righe). Le lingue di lavoro saranno l'italiano e l'inglese. Ciascun partecipante potrà scegliere di esprimersi nella lingua che preferisce.