Nel marzo 2019 il Parlamento europeo si era espresso definitivamente mettendo al bando i prodotti monouso in plastica che più inquinano i mari. Il 3 luglio 2021 la direttiva è entrata finalmente in vigore, vietando la produzione di questi prodotti (si procederà solo con l'esaurimento delle scorte).
Ma nello specifico, di cosa stiamo parlando? Di bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce e agitatori per bevande, palloncini e aste per palloncini, vaschette per il cibo e bicchieri. A partire dal 3 luglio è infatti possibile vendere solo le scorte di questi prodotti in plastica tradizionale ma ne è vietata la produzione.
Questo perché prodotti come piatti, posate e cannucce di plastica rappresentano il 70% dei rifiuti di marini e delle spiagge. Le stime ci parlano, infatti, di oltre 150 milioni di tonnellate di plastiche già accumulate negli oceani e le previsioni ci raccontano di flussi di plastica nell'ambiente che, se non cambiamo repentinamente il nostro comportamento, potrebbero aumentare di tre volte entro il 2040.
La direttiva SUP (Single Use Plastic) rappresenta un passo fondamentale nel percorso delineato per la realizzazione di un'Europa più verde (EU Green Deal). Come ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea per l'EU Green Deal, "la riduzione della plastica monouso aiuta a proteggere la salute delle persone e del pianeta. Le norme dell'Unione europea rappresentano un risultato fondamentale per affrontare il problema dei rifiuti in mare. Queste, inoltre, stimolano modelli di impresa sostenibili e ci portano sempre più vicino ad un modello nel quale il riuso sostituisce "l'usa e getta". Ed è proprio di questo che parla il Green Deal Europeo: proteggere e ripristinare il nostro ambiente naturale stimolando imprese per l'innovazione".
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