Vietare il green washing

Maggiori tutele per l’ambiente e i consumatori in Europa grazie a nuove norme europee

Il tema dell’economia circolare: riutilizzo, riuso, riciclo dei beni e riduzione dei rifiuti è molto sentito dai cittadini europei e il Parlamento europeo è impegnato nell’aggiornamento della normative esistenti per offrire maggiori informazioni ai consumatori sull’impatto ambientale e sulla durabilità dei prodotti acquistati.
 
La finalità è quella di vietare le pratiche di green washing cioè tutte quelle informazioni che possono trarre in inganno i consumatori sull’  impatto ambientale o sulla sostenibilità o beneficio di un prodotto.
L’uso di parole generiche come “ naturale" " ecologico" "sostenibile" e simili, se non supportate da prove o documentazioni verificabili, dovrà essere vietato.
Il Parlamento si impegna anche a promuovere una maggiore durabilità dei prodotti attraverso nuove etichette che indicheranno un periodo di garanzia esteso per i prodotti.
 
A settembre 2023 Il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio per aggiornare le nuove norme europee e ora, nella sessione plenaria di Strasburgo di gennaio 2024, i membri del Parlamento europeo voteranno sull'accordo e il Consiglio lo approverà. 
Successivamente gli Stati membri avranno poi 24 mesi per incorporare l'aggiornamento nella loro legislazione nazionale.

Questo è uno dei tanti esempi del lavoro degli eurodeputati che sono impegnati nella elaborazione delle norme che poi ricadranno nella quotidianità di noi cittadini.
Il 9 giugno si va a votare per il rinnovo del Parlamento europeo, è un appuntamento a cui tutti non possiamo mancare.
 "Se non voti, qualcun altro lo farà e il risultato potrebbe non piacerti"- Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo.

Maggiori informazioni sull'attività del Parlamento sulla tutela dei consumatori e sull’economia circolare si trovano ai link indicati 

(i.g.)
 

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